Volantini con i dati dei vivisettori: azione-bufala montata dagli aguzzini, ma il libro di Pinocchio l’abbiamo letto tutti…

Nei giorni scorsi, a nome mio e del movimento che rappresento, avevo preso pubblicamente le distanze senza mezzi termini da coloro che avevano offeso Caterina Simonsen, perchè la notizia era reale come erano reali gran parte delle persone che l’avevano offesa (altro che fake)…

La mia onestà intellettuale mi costrinse a fare i “complimenti” ai vivisettori, per la grande strategia dimostrata sfruttando una povera malata divulgando i suoi filmati e foto strappalacrime ai media, con l’unico scopo di catturare facili consensi. Purtroppo il danno è stato fatto e, tra giornalisti venduti (mi riferisco solo a coloro che hanno fatto sentire una campana) e presentatrici televisive che hanno fatto carriera a furia di imparare l’arte nei distributori di benzina, l’immagine dell’animalismo è stata danneggiata.

Oggi i vivisettori ci riprovano… mi spiego meglio.

Sulla pagina FB degli aguzzini, martedì mattina alle ore 11.35 veniva pubblicata una notizia a dir poco sospetta: ignoti avevano scritto sui muri e affisso manifestini con indirizzi di casa, numeri di telefono e nomi di vivisettori più o meno noti… A tempo di record veniva emanato dai vivisettori un comunicato sulla questione, nel giro di poche ore la notizia era online sulle principali testate. Ovviamente senza un minimo di dignità, i vivisettori additavano le colpe agli animalisti…

Al contrario degli animalisti dell’ultima ora, che nemmeno sanno quello che è successo sulla questione, dato che sono troppo impegnati a farsi i complimenti tra di loro sulle bacheche dei social network, ho cercato di capirci qualcosa e troppe cose non tornano.

LE SCRITTE SUI MURI. Come mai non avevano nessun riferimento animalista? Non una sigla? Non un simbolo? (mi riferisco alle sigle che si usano solitamente, tipo ALF o nel peggiore dei casi, la A dell’anarchia). Qualsiasi animalista militante (anche il più fesso) un simbolo l’avrebbe messo.

I DATI SENSIBILI SUI VOLANTINI. Gli indirizzi e i numeri di telefono dei vivisettori sono di dominio pubblico? Ma soprattutto, i vivisettori messi alla gogna sono così famosi tra gli animalisti? Non credo…

I VOLANTINI. Troppo perfetti nella loro demenza per essere stati partoriti da animalisti radicali propensi alla lotta borderline, anche in questa occasione, nessuna sigla, nessun simbolo.

IL METODO. L’azione è stata organizzata fin troppo bene per essere stata eseguita da un gruppo animalista, di solito questo tipo di azioni vengono effettuate da pochi elementi, in questo caso gli artefici erano almeno una ventina, con diversi “pali” sparsi per le zone in contemporanea, nessun fesso andrebbe ad affiggere quel tipo di volantino (possibile  il reato di terrorismo nel metodo) con il rischio di essere beccato dalle forze dell’ordine in flagranza di reato.

IL VOLANTINO CHE SMASCHERA QUESTI MITOMANI DELLA NOTIZIA. Nel volantino “dedicato” a Edgardo D’Angelo si può notare la scritta incredibile: “da più di 50 anni tortura e uccide, cani, conigli e altri animali per esperimenti sulla fisiopatologia respiratoria” . Adesso non è per dire… ma quale animalista si sognerebbe di descrivere su un volantino (!) così minuziosamente la motivazione dei suoi esperimenti? E come mai solo su alcuni volantini è stata specificata?

CONCLUSIONI. La mia opinione? I vivisettori ci hanno preso gusto a creare la notizia (non a caso la loro prima preoccupazione è stata quella di linkare sulla loro pagina tutte le testate che avevano riportato la loro bufala ben orchestrata…

Non ho esitato a condannare gli animalisti idioti che erano caduti nella trappola “Caterina”, ma questa volta cari vivisettori l’avete fatta grossa, l’avete fatta fuori dal vaso, io e i Centopercentoanimalisti non vi permetteremo di offendere la nostra intelligenza facendoci prendere per il culo con una vergognosa montatura creata per dare un altro basso colpo al mondo animalista.

Forse i vivisettori non sanno che Padova è la città che ha sfornato i più grandi funzionari della Polizia di Stato e questori d’Italia, a Milano, non a caso, il Questore è il dottor Luigi Savina e il capo della squadra mobile è il dottor Alessandro Giuliano… due nomi della Madonna!

Sottolineo questo “particolare” perché sono stra convinto che le indagini sul caso saranno eseguite con il massimo della professionalità e la verità verrà a galla. Sono convintissimo che questa volta gli animalisti non c’entrano, tuttavia, mi permetto di dare un consiglio ai vivisettori:  non tirate troppo la corda, vi è andata bene una volta, non siate presuntuosi come la vostra falsa scienza… e parliamoci chiaro, se Caterina purtroppo si trova ancora in quelle condizioni tragiche è perché la vostra ricerca di merda non è servita a un grande cazzo.

 

Paolo Mocavero Centopercentoanimalisti

 

 

il volantino "strano"
il volantino “strano”

 

uno dei volantini
uno dei volantini

 

 

 

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