“oscurati” i manifesti del circo a Saronno – nel 2017 davano carne marcia ai loro Animali

Il circo “internazionale città di Roma” dei fratelli Bizzarro è tristemente noto agli Animalisti che lottano per la causa e che tengono monitorati i circhi con Animali di tutta Italia, noi di Centopercentoanimalisti per esempio, lo facciamo da sempre. Questo circo è attendato a Saronno.

Nell’aprile del 2017 il circo in questione fu sequestrato e la titolare indagata in stato di libertà per ordine della Polizia di Borgo-Ognina (Catania), a causa delle norme di sicurezza mancanti (un trapezista cadde colpendo e ferendo al volto una bambina), per la mancanza di addestratori qualificati, ma soprattutto per alimentare gli Animali prigionieri nel loro tendone con carni avicole infestate da Mosche carnarie, manco Fantozzi! Lo stesso circo fu indagato anni prima nell’operazione “golden circus”.

Ora questo circo da giorni si è attendato a Saronno! Il sindaco Fagioli prima di dare l’autorizzazione si è informato su questi circensi? Ma c’è di più, il circo ha prorogato i suoi spettacoli. Conosciamo bene questi vecchi trucchi dei circensi per attirare il pubblico, basta passare nei pressi del loro tendone per vedere il parcheggio deserto, ciononostante, a Saronno viene confermata la regola: al sindaco Fagioli del benessere Animale non frega un ceppa.

I circensi dicono che gli Animali li trattano bene, nel caso specifico li hanno alimentati con carne marcia ed hanno rischiato di sfigurare una bambina. I poveri Animali passano la loro vita in gabbia, una vita piena di umiliazioni, vessazioni, botte e sofferenze, il circo è una vergogna che dura da troppi anni e i politici dovrebbero iniziare seriamente a contrastare questa inaccettabile realtà! I maggiori colpevoli rimangono comunque i beoti che pagano il bliglietto per assistere a questi spettacoli indegni. 

Nella notte tra il 18 e 19 febbraio, Militanti di Centopercentoanimalisti hanno “oscurato” alcuni manifesti circensi affissi a Saronno, nella speranza che i cittadini, e non solo loro, riflettano! Una gabbia d’oro è sempre una gabbia!

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