Ogni tanto ritornano, è il caso di Luca Barbareschi. Ma non è questo che ci interessa come Animalisti, né il suo basso livello come attore, né gli scandali della sua gestione teatrale.
A noi interessa il fatto che, all’inizio della carriera, 1980, in una pulp fiction prese a calci un cucciolo di Maiale, e poi gli sparò con un fucile. E non fu finzione scenica, lo fece realmente. Di questo non si è mai pentito né ha chiesto scusa; anzi, ha sempre risposto con alterigia a chi glielo faceva notare.
Per questo anni fa, quando venne a Padova al Teatro Verdi, i militanti di CENTOPERCENTOANIMALISTI lo “assediarono” con un presidio vivace di protesta, blindato dai celerini davanti al teatro Verdi. Barbareschi se lo ricorda ancora, dato che lo ricorda spesso nelle sue interviste.
Ora si presenta dal 18 novembre, con una sua produzione su Sky : “Il Grande Gioco”. Magari la dirigenza dell’azienda televisiva non conosce il passato di questo miracolato perenne senza arte e né parte, ma ci abbiamo pensato noi nella serata di mercoledì 16 novembre a ricordarlo con uno striscione “BARBARESCHI NOI NON DIMENTICHIAMO. FAI SKYFO!”.
Striscione affisso direttamente sui cancelli della sede Sky a Milano…
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