Sportler ha bleffato? Troppo comodo – che rifacciano le vetrine, poi ne riparliamo

L’articolo che segue è della voce del Trentino, a parte la citazione sul nostro blitz e dichiarazioni della Animalista Trentina, ci ha colpito l’ultima parte dell’articolo: secondo il giornalista e le sue veline,  Sportler avrebbe allestito quelle vetrine per farsi della pubblicità a spese degli Animalisti (!). Ovviamente è una grandissima cazzata, ma se così fosse, si tratterebbe  di un salvataggio in corner maldestro, tuttavia, Sportler sa benissimo ( o li avranno avvisati come spesso accade quando ci muoviamo noi di Centopercentoanimalisti)  che le sue vetrine resterebbero salde in tutta Italia, tranne in Veneto, soprattutto a Padova. Ma dato che a noi interessa il fine, invitiamo la dirigenza di Sportler a cambiare subito l’allestimento delle sue vetrine e fare un comunicato convincente contro i cacciatori. In caso contrario la nostra lotta non si fermerà, anzi, sarà più determinata di prima. Qui nessuno abbocca, qui nessuno si fa prendere per il culo, lo sappiano i dirigenti di Sportler, lo sappia il giornalista della Voce del  Trentino. 

Gigantografie di Fagiani morti, inseriti a decorazione nelle vetrine del negozio Sportler di via Mantova a Trento. Una scelta di cattivo gusto e di cattiva educazione, almeno secondo l’Oipa Trentina (organizzazione internazionale protezione animali)

«Consideravo seria un’azienda come Sportler, – scrive in una nota Ornella Dorigatti delegata Opia di Trento – siamo veramente indignati, chiediamo che vengano tolti nel rispetto degli animali, dell’ambiente della stragrande maggioranza dei cittadini». «In un bellissimo Trentino dove paesaggi spettacolari fanno da sfondo, – aggiunge ancora – non capisco come abbiano potuto urtare la sensibilità di chi combatte ogni giorno per il benessere animale».

In realtà la protesta contro Sporler è iniziata da alcuni giorni e in molte città italiane. Qualcuno ha avuto l’idea di decorare la vetrina di Sportler con sagome rappresentanti fagiani, adesivi attaccati ai vetri e pannelli con foto di fagiani sul fondale. Fin qui non ci sarebbe niente di male ma gli uccelli raffigurati sono morti.

Appesi per le zampe come ad un carniere, o accatastati come nelle foto che i cacciatori fanno per vantarsi delle loro malefatte. E allora molte associazioni animaliste hanno cominciato la protesta compiendo raid notturni con tanto di striscioni appeso all’esterno dei negozi.

Le associazioni animaliste fanno sapere che nel rispetto degli animali, dell’ambiente e della stragrande maggioranza dei cittadini che odia la caccia e detesta i cacciatori inizieranno le azioni dirette e di boicottaggio da parte di 100%animalisti nel negozio Sportler.

Ma alcuni maliziosi sottovoce cominciano a pensare che le fotografie degli animali morti in realtà siano state messe appositamente per attirare le associazione animaliste e finire sui giornali. Sarebbe insomma solo una trovata pubblicitaria. Se così fosse gli animisti avrebbero abboccato alla grande.

 

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