presidio per chiedere la liberazione dell’Orso Papillon

I suoi aguzzini  lo avevano schedato  come M49, il ministro che ha impedito l’abbattimento lo ha soprannominato Papillon per la sua voglia  di libertà. 

Sua colpa? essere un Orso

Da cinque anni è prigioniero nella prigione del Casteller (Trento): ha passato mesi in gabbia, è stato castrato, imbottito di psicofarmaci. 

Eppure è riuscito ad evadere per ben tre volte, purtroppo ogni volta ripreso. Eppure Papillon non ha aggredito nessuno, non  ha fatto  male a nessuno. 

E’ vittima della  pervicacia dei politicanti  trentini, in particolare del presidente Fugatti che odia gli Animali liberi. Ora questa creatura  si sta lasciando morire  per  depressione.  

Possibilità di trasferirlo in un ambiente migliore ce ne sono, ma Fugatti non intende recedere dalle proprie decisioni. 

Per questo motivo, domenica 3 agosto tutti noi che amiamo gli Animali eravamo presenti davanti ai cancelli del Casteller (gestito da cacciatori), per chiedere la libertà e la possibilità di  una vita  degna per Papillon.

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