Cuccioli di Maiali utilizzati per il crash test

31 ottobre 2019 – I ricercatori cinesi hanno sostenuto che l’utilizzo dei cuccioli di maiale è stato approvato da un comitato etico e che per la loro struttura anatomica ricordano i bambini di sei anni. Nei test sono stati fatti schiantare i suini contro dei muri: in sette hanno perso le vita, mentre gli altri hanno riportato lesioni interne.
 
Le organizzazioni cinesi per i diritti degli animali sono sul piede di guerra perché decine di maiali sono stati utilizzati come cavie negli esperimenti dei crash test automobilistici. Almeno quindici suini non ancora adulti sono stati legati a dei sedili di automobili dopo essere stati tenuti per ore a digiuno, quindi sottoposti ai test scontrandosi contro dei muri a velocità di circa 60 chilometri orari. In sette hanno perso la vita, mente tutti gli altri hanno subito lesini interne più o meno gravi, tra le quali emorragie. Suini e altri animali erano precedentemente stati utilizzati nei crash test negli Stati Uniti, ma la pratica era terminata negli anni ’90 dopo le proteste degli animalisti.
 
A denunciare la pratica ancora in voga in Cina è stata Anne Meinert, portavoce dell’associazione animalista Peta: “Utilizzare animali intelligenti e sensibili come i maiali per dei crash test, lasciandoli schiantare contro dei muri, è crudele”. I test sarebbero stati eseguiti in Cina e come detto avrebbero in svariati casi causato la morte dei maiali. I ricercatori hanno giustificato l’uso di suini immaturi sostenendo che la loro struttura anatomica era “simile” a quella dei bambini umani. I maiali dovevano “imitare i bambini di sei anni”, hanno spiegato sull’International Journal of Crashworthiness. Gli scienziati hanno insistito sul fatto di aver rispettato le linee guida statunitensi per l’uso di animali da laboratorio e hanno affermato che il loro studio era stato approvato da un comitato etico.
 
Fonte: Fanpage

Leggi Anche

Cani da caccia abbandonati nella discarica

9 febbraio 2022 – Abbandonati e lasciati lungo il Tracciolino a morire di stenti. E’ …