Domenica 6 settembre al palio di Montagnana (Padova) monterà, tra gli altri, una nostra vecchia conoscenza: Alessandro Chiti. Senese, fantino di professione, ha partecipato a molte corse, anche a Siena dove non ha mai vinto nulla. Invece al palio di Ferrara, nel 2006, ha causato l’infortunio grave del Cavallo In Space.
Quest’anno, al palio dei dieci comuni correrà per il comune di Casale Scodosia.Ribadiamo che ogni palio è un evento tragico doloroso e spesso mortale per i Cavalli, e i fantini sono degli aguzzini e sfruttatori di questi Animali. Gli incidenti avvengono proprio per la smania di vincere a tutti i costi e il desiderio di mettersi in mostra.
Ci chiediamo che senso abbiano oggi manifestazioni di questo tipo, false rievocazioni di eventi mai accaduti senza nessun legame con la cultura locale.
Perché i promotori non si limitano al corteo storico e magari sostituiscono la corsa dei Cavalli montati da mercenari di ogni provenienza con una corsa a piedi di giovani delle “contrade”, così come erano veramente i palii del medioevo?
Domenica, lo ribadiamo, saremo presenti con un presidio per gridare a organizzatori, pubblico e fantini quel che pensiamo di queste corse assassine.
Per ricordare a Chiti che è sempre nei nostri pensieri, nostri militanti hanno affisso nella notte tra il 4 e 6 settembre nel centro di Casale Scodosia (Padova), uno striscione diretto a lui (il fantino più squalificato per scorrettezze del palio di Montagnana) e alla sua città Siena, tristemente famosa in tutto il mondo per aver condannato a morte atroce decine di Cavalli.