beccato il killer della cagnolina uccisa a fucilate – blitz notturno – è un allevatore di maiali

Un altro efferato delitto contro gli Animali, e ancora una volta in provincia di Treviso. A Giavera del Montello, poco distante da dove risiede il killer del Gatto ucciso a bastonate alcune settimane fa.

Questa volta il fatto è ancora più grave: un individuo ha sparato diversi colpi con un fucile a pompa, contro una Cagnolina che lo disturbava, perché abbaiava troppo. Il killer è stato denunciato, e le armi in suo possesso sono state sequestrate dai Carabinieri.

Dopo un giorno di ricerche, il paese è piccolo e la gente mormora, i nostri militanti sono riusciti a scoprire il suo nome e il suo indirizzo di casa, un soggetto molto, ma molto famoso in paese, provincia e non solo, un personaggio ben tutelato a quanto emerge, la stampa locale infatti, riportando un suo comunicato di pentimento (noi non ci crediamo di sicuro) ha cercato di confondere le idee ai lettori curiosi definendolo un “imprenditore agricolo” che ama gli animali (!) tranne quelli che uccide naturalmente, e non stiamo parlando solo della povera cagnolina uccisa a fucilate…

Per sua sfortuna, questo soggetto è una vecchia conoscenza dei CENTOPERCENTOANIMALISTI: è un allevatore di maiali!

Alcuni anni fa un gruppo di nostri militanti fece irruzione nello studio di una TV locale di Padova, dove era in corso un dibattito tra allevatori e il “signor” Franco L. era presente in prima linea, all’epoca addirittura ostentava una targa posizionata sul lunotto della sua auto con la scritta in dialetto Venero “il re dei porsei ” (!) tradotto: il re dei porcelli.

E’ evidente che una persona che è abituata ad uccidere, per “lavoro”, ha poche remore morali nell’usare il fucile. Quest’altro crimine non passerà sotto silenzio!

Nella notte tra il 10 e l’11 agosto Militanti di CENTOPERCENTOANIMALISTI hanno effettuato un blitz contro “il re dei porsei” in via Dei Lavagei a Giavera del Montello, affiggendo sul cancello del capitello (obiettivo scelto non  a caso) di fronte all’ingresso del suo allevamento uno striscione e un manifesto di liberazione. 

franco

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