Genova, 15 luglio 2022. “Ladri e assasini”, “Caccia m…a” e un laconico “Regionali corrotti”. Queste sono alcune delle scritte comparse questa notte sui muri e sulle pietre della ‘Cappelletta dei Cacciatori” sopra Sant’Eusebio.
Gli slogan, scritti con spray di colore rosso sangue, sembrerebbero essere di matrice animalista e si inserirebbero nella diatriba sorta in questi mesi sul destino dei cinghiali genovesi, alle prese con una stagione straordinaria di abbattimenti di massa finalizzata al contenimento di una popolazione sempre più in crescita e minacciata dalla peste suina.
E il luogo di questa azione non è casuale, come il nome stesso evidenzia: la Cappelletta dei Cacciatori, infatti, è una sorta di memoriale di tutti i cacciatori genovesi, e conserva ritratti ed ex voto relativi all’attività venatoria. La piccola costruzione è anche famosa per essere l’inizio del sentiero che porta al Forte Ratti, a poche decine di metri dalla famosa Torre di Quezzi.
Le foto hanno immediatamente fatto il giro del web, scatenando una prevedibile “zuffa social” sull’argomento diventato in questi giorni scottante dopo i fatti di Sturla, dove una donna è stata morsicata da un cinghiale mentre si trovava in spiaggia, e soprattutto dopo i mesi incerti legati al contenimento della Psa.
Fonte: Genova24