A Montagnana (Padova) il titolare di un negozio di articoli “sportivi” ha avuto un’infelice idea: ha attivato un distributore automatico di esche VIVE per la pesca: Vermi e larve di Mosca.
La pesca viene da molti considerata un passatempo “innocuo”, o comunque meno brutale della caccia. In realtà è forse anche peggiore: l’agonia del Pesce preso all’amo, tratto fuori dall’acqua è lunga e terribile. E il numero di Pesci uccisi è enorme e incontrollabile.
Alla barbarie della pesca si aggiunge questa trovata del distributore automatico. Nel quale Animali vivi vengono tenuti (in quali condizioni?) per lunghi tempi. Ci chiediamo se il titolare è in regola con i dovuti permessi; se qualcuno del Comune è andato a controllare la situazione; se la ASL locale ha verificato le condizioni degli Animali messi in vendita.
Perché a nostro parere si configura chiaramente il reato di maltrattamento previsto dalla Legge per la tutela degli Animali: maltrattamento prolungato che va ad aggiungersi alla triste sorte di sofferenza e morte che li aspetta.
Ora sembra che il negozio stia per chiudere. Noi ci auguriamo che sia per fallimento, ed è la sorte che si meritano tutti coloro che vendono arnesi per catturare, tenere prigionieri, torturare o uccidere Animali.
E vogliamo pensare che proprio quest’ultima crudeltà contro Animali dai più tenuti in nessun conto, come Vermi e Larve, abbia portato sfortuna a chi la ha ideata.
Nella notte tra il 29 e il 30 luglio militanti di CENTOPERCENTOANIMALISTI hanno affisso un manifesto di liberazione animale e uno striscione sulle vetrate del negozio diretto al gestore dell’esercizio commerciale.